Il più crudele dei mesi by Louise Penny

Il più crudele dei mesi by Louise Penny

autore:Louise Penny [Penny, Louise]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2024-02-07T12:00:00+00:00


Ventisette

Mentre Lacoste scattava foto della camera da letto nella vecchia casa degli Hadley e Lemieux metteva il nastro strappato in una busta, Gamache apriva e chiudeva cassetti: degli armadi, del comodino e della toeletta. Poi andò alla libreria.

Cos’era che qualcuno aveva desiderato cosí tanto da rompere i sigilli della Sûreté?

Sorrise quando vide una raccolta delle opere di Francis Parkman, l’autore dell’odiosa storia del Canada che si insegnava nelle scuole di oltre un secolo prima a bambini disposti a credere che i nativi fossero dei turpi selvaggi e che gli europei avessero sul serio portato la civiltà su quelle rive.

Gamache aprí uno dei volumi a caso. «In guisa di bestie o altre creature abominevoli, ed esecrabili oltre ogni dire, la genia dei malnati, latrante e rabbiosa, dilaniava i rami degli alberi in una selva».

Chiuse il libro e tornò a guardarne la copertina. Era davvero una delle opere di Parkman? Arida e compassata, una garanzia per chi volesse morire di noia? La genia dei malnati? Ma era davvero un’opera di Parkman. Che lui aveva proprio aperto alle pagine che parlavano del Québec.

– Agente Lacoste, può venire un momento qui?

Quando Isabelle lo raggiunse, lui le tese il libro. – Potrebbe aprirlo, per favore?

– Aprirlo e basta?

– S’il-vous-plaît.

Isabelle Lacoste tenne per un attimo il volume di pelle screpolata tra le mani, poi sollevò lentamente la copertina. Le pagine fragili sventolarono in aria per un istante, come scioccate, poi ricaddero, e il libro si ritrovò aperto. Gamache si chinò a leggere: «In guisa di bestie o altre creature abominevoli, ed esecrabili oltre ogni dire…»

Il libro si era aperto da solo a quella pagina.

L’ispettore capo restò a fissarlo per un po’, infine lo rimise a posto e prese dalla libreria il tomo vicino. Una Bibbia. Chissà se era una coincidenza o se la mano che aveva affiancato quei due libri sapeva che uno aveva bisogno dell’altro. Ma quale dei due era il bisognoso? Lanciò un’occhiata alla Bibbia e se la fece scivolare in tasca. Quello che doveva ancora fare lo sapeva, e ogni minima cosa poteva rivelarsi utile. La fessura buia nella libreria, il posto vuoto lasciato dalla Bibbia, gli permise di vedere la copertina del volume accanto. Un volume senza scritte sul dorso.

Lacoste si era rimessa al lavoro e non lo vide farsi scivolare in tasca anche quel secondo libro. Lemieux sí, invece.

Gamache stava perdendo tempo e lo sapeva. Presto il sole sarebbe tramontato e lui di sicuro non aveva intenzione di farlo al crepuscolo.

– Devo perquisire la casa. Voi qui tutto bene?

Lacoste e Lemieux gli rivolsero lo stesso sguardo che gli avevano scoccato i suoi figli da bambini, Daniel e Annie, la volta in cui lui gli aveva detto che era ora di provare ad attraversare a nuoto la baia senza giubbotti di salvataggio.

– Siete nuotatori abbastanza forti.

Eppure loro non riuscivano a credere che il padre gli stesse chiedendo una cosa del genere.

– E io sarò subito lí, di fianco a voi, sulla barca a remi.

Negli occhi di Daniel si leggeva l’esitazione. Annie però si era tuffata subito.



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